Girolamo Troppa nacque a Rocchette in Sabina il 2 ottobre 1636 da Pietro Troppa e Persiana Palelli. Fu battezzato il giorno stesso nella chiesa del Ss. Salvatore dal Parroco Don Anastasio Angelari ed ebbe come padrino Lorenzo De’ Vecchi. Trasferitosi a Roma all’età di quattordici anni per volere di sua madre e affidato alla famiglia Montani (che ne curò l’educazione giovanile) Girolamo Troppa trascorse più di un trentennio nel cuore della città barocca. Qui iniziò la sua parabola esistenziale nel corso della quale egli divenne un esponente non secondario della pittura romana, manifestando sin dai suoi esordi l’influsso di artisti celebri come Pietro da Cortona, Pierfrancesco Mola, Giovanni Battista Gaulli e Giacinto Brandi.
Le sue opere, richieste da una varietà di committenti provenienti degli ambienti aristocratici ed ecclesiastici di prestigio ai quali la famiglia Montani fu particolarmente legata, sono oggi presenti in numerose collezioni pubbliche e private e in diverse chiese di Roma e della provincia di Rieti. A Rocchette in Sabina, si conservano opere pregevoli, che appartengono ad una fase avanzata della vita artistica del pittore sabino, durante la quale egli maturò la decisione di fare definitivamente ritorno al suo luogo natìo, al termine di una lunga attività svolta a Roma e dopo la celebrazione del suo secondo matrimonio con la romana Anna Maffei, sorella di Giovanni Angelo Maffei, medico personale della famiglia Montani e del duca di Parma Antonio Farnese. Il ritorno a Rocchette, fu lungamente meditato dal pittore e fu reso possibile dalla destinazione di alcuni guadagni – scaturiti dalla vendita di alcune sue opere durante il servizio svolto nel settimo decennio del Seicento presso la bottega del mercante Pellegrino Peri – per l’acquisto di un terreno adiacente la porta pubblica di Rocchette e per la successiva edificazione di una casa, tutt’ora esistente in loco. L’edificio, viene oggi erroneamente considerato la sua casa natale, ma le fonti documentarie rivelano che in realtà, i genitori di Girolamo Troppa risiedevano all’interno dell’abitato, nelle immediate vicinanze della Casa Montani, ossìa in Contrada Palazzo.
Il completamento della fabbrica e il trasporto da Roma degli arredi, consentì di fatto all’artista di trasferirsi a Rocchette assieme alla sua seconda moglie e di dare inizio ad una rinnovata attività artistica e personale che ebbe come riflesso evidente l’installazione di un’importante bottega di pittura e la nascita di quattro figli, Persiana, Olimpia, Pietro e Paolo, tutti battezzati nella chiesa parrocchiale del Salvatore. Dal progressivo inserimento nella vita sociale del paese, scaturirono le nomine di Girolamo Troppa a consigliere comunale e a priore della confraternita del santissimo Sacramento, divenendo in tal modo attivo protagonista di tutte le vicende amministrative e religiose della Comunità e della chiesa di Rocchette, in armonica condivisione di intenti con le principali famiglie residenti.
Particolarmente decisiva fu la cura con la quale l’artista si dedicò alla ricostruzione della chiesa parrocchiale coordinandone tutte le operazioni di fabbrica, affidate dal 1697 al capo mastro e stuccatore Michele Valsangiacomo Chiesa (1657-1735), maestro d’arte ticinese con il quale Troppa instaurò sin dal 1683 un proficuo e duraturo rapporto professionale per la realizzazione di opere in vari palazzi nobiliari di Terni e in alcune chiese della Sabina e del Reatino. Contestualmente, egli non mancò di incrementare i beni immobiliari già in suo possesso dopoavere acquisito la sua quota ereditaria a seguito della morte del padre, avvenuta intorno al 1648. È nota la localizzazione di tali beni, situati nelle montagne di Rocchette, nelle contrade denominate Palombara, Vallicella, Vigliano, Vallesanta, Campo Gallo, Araino, Valle Gallina e Campo Trullo, consistenti in terreni alberati, vitati, oliveti, cerqueti, selve, aree dedicate all’uccellagione e casali abitabili, oltre ad alcuni vigneti posti nel territorio di Tarano. Un patrimonio considerevole dunque, a tutto beneficio dell’intera famiglia e, in particolare, del terzogenito Paolo Antonio, il quale si dimostrò particolarmente giudizioso nell’amministrare tali beni dopo la morte del padre: Girolamo trascorse gli ultimi anni della sua esistenza a Rocchette, dipingendo e suonando il cembalo, lasciando la sua casa in rare occasioni, e fu proprio in una di queste, nell'ottobre del 1711, che il pittore settantacinquenne morì improvvisamente a Terni, dove venne sepolto. Purtroppo la chiesa annessa al monastero di S. Procolo, dove riposavano le sue spoglie mortali, oggi è del tutto scomparsa in seguito ai bombardamenti della città nel corso dell'ultimo conflitto mondiale. Il legame duraturo che Girolamo Troppa ebbe con il suo luogo natio è sempre stato ignorato dai suoi biografi, ed è emerso solo dopo l’analisi accurata delle fonti disponibili.
Nella Pinacoteca di Rocchette oggi è possibile ammirare le riproduzioni su tela di alcune opere del pittore sabino. Nel mese di giugno 2024, completate le opere di preparazione in chiesa, sono tornate le 6 tele di Girolamo Troppa dopo aver subito importanti operazioni di restauro ripulitura e assestamento nel laboratorio specialistico di Spoleto. Anche gli affreschi firmati "Troppa" hanno riservato i medesimi trattamenti, riacquisendo il loro antico splendore.
Di Roberto della Portella e Romano Stentella
[ENG]
Girolamo Troppa was born in Rocchette in Sabina on October 2, 1636 to Pietro Troppa and Persiana Palelli. He was baptized the same day in the church of Ss. Salvatore by the parish priest Don Anastasio Angelari and had Lorenzo De’ Vecchi as his godfather. Having moved to Rome at the age of fourteen at the behest of his mother and entrusted to the Montani family (who took care of his youthful education), Girolamo Troppa spent more than thirty years in the heart of the baroque city. Here he began his existential parable during which he became a significant exponent of Roman painting, showing from his debut the influence of famous artists such as Pietro da Cortona, Pierfrancesco Mola, Giovanni Battista Gaulli and Giacinto Brandi.
His works, requested by a variety of patrons from prestigious aristocratic and ecclesiastical circles to which the Montani family was particularly linked, are today present in numerous public and private collections and in various churches in Rome and the province of Rieti. In Rocchette in Sabina, valuable works are preserved, which belong to an advanced phase of the artistic life of the Sabine painter, during which he matured the decision to definitively return to his birthplace, at the end of a long career carried out in Rome and after the celebration of his second marriage to the Roman Anna Maffei, sister of Giovanni Angelo Maffei, personal physician of the Montani family and of the Duke of Parma Antonio Farnese. The return to Rocchette was long thought about by the painter and was made possible by the allocation of some earnings - resulting from the sale of some of his works during the service carried out in the seventh decade of the seventeenth century at the workshop of the merchant Pellegrino Peri - for the purchase of a plot of land adjacent to the public gate of Rocchette and for the subsequent construction of a house, which still exists there. The building is now mistakenly considered his birthplace, but documentary sources reveal that in reality, Girolamo Troppa's parents lived within the town, in the immediate vicinity of Casa Montani, or in Contrada Palazzo.
The completion of the factory and the transport of the furnishings from Rome, effectively allowed the artist to move to Rocchette together with his second wife and to begin a renewed artistic and personal activity that had as a clear reflection the installation of an important painting workshop and the birth of four children, Persiana, Olimpia, Pietro and Paolo, all baptized in the parish church of the Salvatore. From the progressive insertion into the social life of the town, the appointments of Girolamo Troppa as city councilor and prior of the confraternity of the Holy Sacrament arose, thus becoming an active protagonist of all the administrative and religious events of the Community and the church of Rocchette, in harmonious sharing of intents with the main resident families.
Particularly decisive was the care with which the artist dedicated himself to the reconstruction of the parish church, coordinating all the construction operations, entrusted from 1697 to the master builder and stucco worker Michele Valsangiacomo Chiesa (1657-1735), a Ticino master of art with whom Troppa established a fruitful and long-lasting professional relationship since 1683 for the creation of works in various noble palaces of Terni and in some churches of Sabina and Rieti. At the same time, he did not fail to increase the real estate assets already in his possession after having acquired his share of the estate following the death of his father, which occurred around 1648. The location of these assets is known, situated in the mountains of Rocchette, in the districts called Palombara, Vallicella, Vigliano, Vallesanta, Campo Gallo, Araino, Valle Gallina and Campo Trullo, consisting of wooded lands, vineyards, olive groves, oak groves, forests, areas dedicated to fowling and habitable farmhouses, in addition to some vineyards located in the territory of Tarano. A considerable patrimony therefore, to the benefit of the entire family and, in particular, of the third-born Paolo Antonio, who proved to be particularly judicious in administering these assets after the death of his father: Girolamo spent the last years of his life in Rocchette, painting and playing the harpsichord, leaving his home on rare occasions, and it was precisely on one of these, in October 1711, that the seventy-five-year-old painter died suddenly in Terni, where he was buried. Unfortunately, the church annexed to the monastery of S. Procolo, where his mortal remains rested, has now completely disappeared following the bombing of the city during the last world war. The lasting bond that Girolamo Troppa had with his birthplace has always been ignored by his biographers, and emerged only after careful analysis of the available sources.
In the Pinacoteca di Rocchette today it is possible to admire the reproductions on canvas of some works by the Sabine painter. In June 2024, after completing the preparatory work in the church, the 6 canvases by Girolamo Troppa returned after undergoing major restoration, cleaning and adjustment operations in the specialist laboratory in Spoleto. The frescoes signed "Troppa" also received the same treatments, regaining their ancient splendor.
By Roberto della Portella and Romano Stentella
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