Cos'è il CentoXCento Rocchette?
Il gruppo "Cento%ROCCHETTE" è da anni impegnato, oltre che nell’organizzazione delle attività collegate alle varie manifestazioni svolte in occasione di feste e ricorrenze religiose, anche in una serie d’iniziative volte a mantenere, valorizzare e sviluppare quanto presente nell’ambito del borgo medioevale di Rocchette in termini di patrimonio naturale, storico e architettonico. L’attuale forma organizzativa, nata nel 1997 per poi costituirsi come associazione nel 2005, è l’evoluzione naturale di tutta una serie di forme di collaborazione popolare, che in modo spontaneo si sono sempre occupate, con tutta una serie d’iniziative, di far rivivere gli aspetti salienti e tradizionali della piccola comunità, la cui esistenza risale e si perde nel passato e che è sempre stata una caratteristica che ha fatto spiccare tra tanti questa piccola comunità della sabina. A Rocchette, per effetto degli impulsi conservativi della Chiesa e di un innato senso di aggregazione degli abitanti, si svolgono ancora alcune feste religiose e cerimonie a esse collegate, che hanno origini antichissime, frutto dell’unione di costumi religiosi e pagani. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1718 e riguardano l’esistenza di una “Compagnia” organizzata e addirittura dotata di norme sotto forma di regolamento redatto in 18 capitoli (il testo integrale è riportato in appendice nel libro di Roberto Ciofi – ROCCHETTE – una “piccola Svizzera alle porte di Roma” 2001). La Compagnia si occupava di organizzare e gestire le feste principali, con la nomina annuale del Signore, incaricato di presiedere i festeggiamenti ed organizzare le manifestazioni collegate, che a quel tempo erano costituite, oltre alla parte religiosa, solo ed essenzialmente da due pranzi e una cena. Arrivando poi verso la metà degli anni 60 dell’ultimo secolo le cose avevano subito un cambiamento notevole, dovuto all’abbandono del paese verso le città e ad un appannamento delle tradizioni religiose, l’organizzazione non più riservata ai soli residenti si trasformò in un “Comitato” formato da una dozzina di elementi ed un Presidente.
Anche le feste subirono un cambiamento con una separazione più marcata tra celebrazione religiosa e il resto delle manifestazioni, sempre più indirizzate verso lo spettacolo. Famose sono rimaste le edizioni degli anni 80, con processioni illuminate da fiaccolate suggestive, fuochi d’artificio bellissimi (apprezzati e conosciuti anche fuori regione), spettacoli con l’intervento di artisti prestigiosi e di fama internazionale (Nino Manfredi, Pippo Franco … ) con affluenza di pubblico straripante, sproporzionata al confronto della piccolezza del borgo. Poi qualcosa s’interruppe e per circa un decennio ci fu un vuoto, la tradizione sembrò svanire e rimase solo una scarsa partecipazione religiosa. Il testimone fu ripreso da un gruppo di ragazzi (abitanti e affezionati) che verso la fine degli anni 90, con entusiasmo e allegria, ma anche serietà, dedizione e affiatamento, ricostituirono l’antica compagnia, creando forse un modello durevole in grado di aprire una nuova stagione, con un successo che dura oramai da più di venticinque anni.
[ENG]
The "Cento%ROCCHETTE" group has been involved for years, in addition to organizing activities related to the various events held on the occasion of religious festivals and anniversaries, also in a series of initiatives aimed at maintaining, enhancing and developing what is present in the medieval village of Rocchette in terms of natural, historical and architectural heritage. The current organizational form, born in 1997 and then established as an association in 2005, is the natural evolution of a whole series of forms of popular collaboration, which have always spontaneously dealt, with a whole series of initiatives, with reviving the salient and traditional aspects of the small community, whose existence dates back and is lost in the past and which has always been a characteristic that has made this small community of the Sabine stand out among many. In Rocchette, due to the conservative impulses of the Church and an innate sense of aggregation of the inhabitants, some religious festivals and ceremonies connected to them are still held, which have very ancient origins, the result of the union of religious and pagan customs. The first written testimonies date back to 1718 and concern the existence of an organized “Company” and even equipped with rules in the form of a regulation drawn up in 18 chapters (the full text is reported in the appendix in the book by Roberto Ciofi – ROCCHETTE – a “little Switzerland at the gates of Rome” 2001). The Company was responsible for organizing and managing the main festivals, with the annual nomination of the Lord, who was responsible for presiding over the celebrations and organizing the related events, which at that time consisted, in addition to the religious part, only and essentially of two lunches and a dinner. Then, arriving towards the mid-60s of the last century, things had undergone a notable change, due to the abandonment of the country towards the cities and a fading of religious traditions, the organization no longer reserved for residents only transformed into a "Committee" made up of a dozen elements and a President.
Even the celebrations underwent a change with a more marked separation between religious celebration and the rest of the events, increasingly oriented towards the show. The editions of the 80s remained famous, with processions illuminated by suggestive torchlight processions, beautiful fireworks (appreciated and known even outside the region), shows with the participation of prestigious and internationally renowned artists (Nino Manfredi, Pippo Franco ...) with an overflowing public turnout, disproportionate to the smallness of the village. Then something stopped and for about a decade there was a void, the tradition seemed to vanish and only a scarce religious participation remained. The baton was taken up by a group of young people (residents and fans) who towards the end of the 90s, with enthusiasm and joy, but also seriousness, dedication and harmony, reconstituted the old company, perhaps creating a lasting model capable of opening a new season, with a success that has now lasted for more than twenty-five years.
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